Il Peperoncino di Terra Cruda®
Peperoncino arcobaleno
Con una piantina di peperoncino ti porti a casa un po’ di me e del mio mondo. Fai un piccolo salto in Sud America, pur restando seduto o seduta sul divano di casa.
Il peperoncino ha origini sudamericane antichissime: la pianta selvatica era consumata già 9000 anni fa e la sua coltivazione risale a 5000 anni prima di Cristo. Quello che trovi nel box Terra Cruda è una varietà boliviana.
Tra le popolazioni pre-colombiane era una pianta sacra, usata anche come moneta di scambio. Aveva un alto valore per via delle sue numerose qualità: afrodisiaco, medicina, conservante per i cibi.
Oggi il peperoncino è diffuso in tutto il mondo e dopo il sale marino è l’alimento più utilizzato.
In Brasile, al peperoncino è tuttora legata una religione tradizionale che si chiama Candomblè, il cui culto celebra divinità/spiriti che rappresentano le entità della natura e sono associate a determinati colori, attività umane, tipi di alimenti, erbe mediche e curative. È una religione con una presenza della natura molto forte, in cui tutto si tiene: stile di vita, rispetto degli equilibri naturali, qualità del cibo, abbigliamento. Ed è questo che io mi porto dentro.
Non è solo bello e decorativo da vedere, con i suoi frutti colorati. È anche il mio personale augurio di buona fortuna: anche da noi, in Brasile, come in alcune regioni italiane del sud, il peperoncino è usato come amuleto per tenere lontani malanni e disgrazie. È un simbolo di abbondanza.
Adoro il peperoncino. È una spezia passionale, che esprime la gioia di vivere. Inoltre, mi ricorda il mio paese di origine, il Brasile. E poi mi piacciono le salse un po’ piccanti per quel brio in più che mi danno.
A proposito del peperoncino, lo scrittore irlandese James Joyce, che ne era ghiotto, ha scritto: “Dio ha creato l’alimento, il diavolo il condimento”. Ma, in verità, il peperoncino di diabolico non ha proprio nulla viste le numerose qualità che lo rendono un antibiotico naturale.
“Un piatto di spaghetti aglio, olio e peperoncino - diceva Umberto Veronesi - è un vero toccasana.”
Alla prossima,
Monica.